L’attore genovese aveva 84 anni. Con lui scompare una pietra miliare della comicità italiana.
Entrato nella cultura popolare con il personaggio del ragioniere Ugo, aveva recitato con Fellini, Olmi e Monicelli, ottenendo prestigiosi riconoscimenti. I comici reali, in Italia si contano sulle dita di una mano, Villaggio, era, sicuramente uno di loro.
E’ stata la figlia Elisabetta a dare la notizia su Facebook: “Ciao papà ora sei di nuovo libero di volare”.
Nato a Genova nel 1932, ha portato sul grande e piccolo schermo i vizi e i difetti dell’uomo (e della donna) italiano con il suo sarcasmo tagliente e crudele, ma anche con una dose di comicità e autoironia difficile da ritrovare. Dopo aver abbandonato gli studi di giurisprudenza e avere svolto diversi lavoretti, fra cui l’intrattenitore sulle navi da crociera, viene assunto come impiegato in una industria nella quale organizza gli eventi aziendali. Ed è proprio questa la sua esperienza fortunata, che lo porta a costruire il personaggio che gli porterà la gloria e per cui verrà ricordato per sempre.
Insieme a Fantozzi, nell’immaginario di tutti entrano anche la moglie Pina, la sgraziata è orribile figlia Mariangela (addirittura interpretata da un uomo), la signorina Silvani, interpretata da Anna Mazzamauro, il ragionier Filini e il geometra Calboni. In tutto dieci film: dal primo Fantozzi, fino ad arrivare nel 1999 a Fantozzi 2000 – La clonazione. Quasi a pari passo con il ragioniere, cammina un altro personaggio: Fracchia, che con Fantozzi arriva addirittura a un certo punto a fondersi. Il “com’è umano lei” rimane, e rimarrà, una delle battute più celebri di Villaggio, che ancora oggi viene usata, entrata di diritto nel linguaggio comune degli italiani.